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Indagine congiunturale 3°trimestre 2024: la contrazione della domanda condiziona il business delle Pmi lombarde







Il presidente Cordua: «Il contesto non aiuta, ma restiamo fiduciosi. Semplificare la 5.0 per rendere le PMI più competitive». Indicatori in peggioramento emergono dall’indagine congiunturale relativa ai risultati del 3° trimestre 2024 condotta dal Centro Studi di Confapi Lombardia. Lo studio, realizzato su un campione di 300 imprese lombarde e rappresentativo dei territori associati, evidenzia, infatti, un declino degli indicatori. Ad una contrazione degli ordini registrata dal 51% del campione, si affiancano le discese della produzione (con il segno «-» per il 51% degli intervistati) e del fatturato (che si riduce per il 52% del totale). Gli ordinativi scendono in maniera più marcata in Italia (69% del totale), mentre si contraggono del 63% nel mercato europeo e del 57% al di fuori dei confini continentali. E ancora, nel trimestre luglio – settembre, 6 imprese su 10 hanno evidenziato una sostanziale stabilità dei prezzi dell’energia e, per circa la metà del campione, di quelli delle materie prime. Allo stesso tempo, però, si evidenzia un trend di aumenti per la componente energetica rilevata da quasi il 30% del campione. Il 41% del totale, inoltre, segnala incrementi delle quotazioni delle materie prime. Nel complesso, il tasso di utilizzo degli impianti è rimasto stabile rispetto al trimestre precedente (45% del totale), anche se aumentano i rallentamenti produttivi che toccano anche le aziende che operano a pieno regime (1 su 10). Si aggrava la condizione delle aziende industrialmente più fragili: sono 3 su 10 le realtà che lavorano con impianti tra il 50 ed il 70% della piena forza e, tra queste, 55 su 100 sono in contrazione. Sotto la soglia del 50% della capacità produttiva 2 aziende su 10, più della metà sono colpite da contrazioni che si presentano marcate.«Le difficoltà della Germania e di altri partner commerciali di riferimento penalizzano inevitabilmente il nostro territorio e le turbolenze su costi delle materie prime e dell'energia non tranquillizzano - commenta il presidente di Confapi Lombardia Pierluigi Cordua -. Al momento, fortunatamente, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali è ancora ampiamente sotto controllo. Se la situazione generale si stabilizza e i tassi d'interesse calanti danno una mano, ci sono buoni motivi per continuare a essere prudentemente fiduciosi rispetto al futuro». Sul fronte della politica industriale, un auspicio: «Fino ad oggi la 5.0 non ha dato i risultati sperati perché la sua messa a terra non sempre è chiara nelle procedure da applicare, soprattutto per le PMI. L'auspicio è che vengano attuate delle semplificazioni quanto prima, in modo tale che i 6,2 miliardi di euro stanziati possano entrare finalmente in circolo. Stiamo parlando di efficientamento energetico delle imprese che, insieme al 4.0 e alla digitalizzazione, rappresentano aspetti fondamentali per permettere alle imprese di diventare più competitive».

 

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