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  • Immagine del redattoreConfapi Lombardia

Indagine congiunturale 1° trimestre 2023: pmi lombarde in frenata


Milano, 21 giugno 2023 – I primi tre mesi del 2023 hanno segnato un cambiamento per le imprese del sistema Confapindustria Lombardia. Dopo un finale di 2022 in crescita, il nuovo anno parte con alcuni indicatori che segnano una contrazione. Lo evidenzia l’analisi congiunturale relativa al I trimestre dell’anno realizzata dal Centro Studi a cui hanno partecipato circa 300 aziende, in gran parte del settore metalmeccanico.

Da gennaio a marzo 2023 si rafforza ulteriormente la domanda (4 su 10, ma per altri 3 su 10 è stabile), che traina produzione e fatturano in espansione, quest’ultimo che continua a beneficiare di prezzi in rialzo. In particolare, gli ordini si contraggono per più di 3 su 10. Costi della produzione che rimangono in salita per lo più moderata per 5 su 10.

L’indagine segnala tensione per le dinamiche dei costi produttivi, nonostante si ravvisino segnali di rallentamento su base congiunturale. Emergono riscontri positivi per le dinamiche rilevate nei costi per energia, che risultano in calo anche marcato per la metà delle intervistate. Restano in crescita congiunturale per circa 3 su 10, ma con aumenti consistenti: nel 21% dei casi si tratta di un aumento ancora marcato.

Per quanto riguarda i mercati si continua a sottolineare il rilievo del contesto domestico: gli ordini, infatti, sono cresciuti per 4 intervistati su 10 (48% nel caso del fatturato).

Il contesto extraeuropeo, meno raggiunto dalle pmi lombarde, si presenta maggiormente stabile, ma sono numerosi i casi di contrazioni. Numeri che generano qualche preoccupazione arrivano dalla Comunità europea che fornisce poca spinta alla domanda (meno del 30% degli intervistati): il fatturato vi si contrae per 4 su 10, così come gli ordinativi.

I dati dell’analisi congiunturale confermano quello che è stato l’andamento conclusivo del 2022 – commenta Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardiae fanno intravedere le dinamiche negative di quest’anno. Troviamo in questo report alcuni numeri che potrebbero sembrare contrastanti, ma la tendenza di fondo, soprattutto che arriva dai mercati europei, porta purtroppo verso uno scenario di crisi. La diminuzione dei prezzi di materie prime e componenti energetiche sono gli unici aspetti positivi in questo scenario di inizio 2023. La cospicua riduzione dei prezzi nella filiera produttiva fa quindi ben sperare in un rapido rientro dell’inflazione che attualmente si riflette in una pressione eccessiva dei tassi di interesse bancari”.

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